31 maggio 2020

Letture del mese | Maggio 2020

Salve a tutti! Bentornati sulla solita rubrica mensile relative alle letture concluse tra un'emicrania e un mal d'orecchie.

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Insomma, l'estate parte con il botto. Non ho avuto un momento di pace, sono ancora in quarantena, anche se con più libertà di prima, ma c'è talmente tanta afa e talmente tanto caldo che uscire è impensabile. Siamo ancora a Maggio; non oso pensare a quando l'estate arriverà davvero! Mi sa che mi toccherà emigrare ai poli.

In ogni caso, tra il mal d'orecchie e le emicranie che hanno accompagnato le mie giornate, sono riuscita a finire un totale di cinque libri su sei che mi ero prefissata.
Ho infatti deciso di partecipare a una reading challenge chiamata Medievalathon, dalla durata di ben 31 giorni e di cui vi parlerò più approfonditamente nel post di settimana prossima, dove farò un recap generale della mia esperienza.

È stato divertente, ma ha riconfermato che non sono brava a seguire le TBR piles, anche se questa volta non sono finita in un blocco del lettore, ma ho avuto l'impressione che mi rallentasse un sacco.

In ogni caso, iniziamo a parlare di libri e lo faremo seguendo le challenges che ho completato, nell'ordine in cui le ho portate a termine. Vi risparmio i premi e l'avanzamento del mio social status, dal momento che spiegherò tutto nel dettaglio nel post di settimana prossima, quindi stay tuned se questa challenge vi stuzzica.

Primo fra tutti, ho completato la challenge relativa al libro da leggere con un amico per la quale ho scelto Queenslayer, di S. De Castell.42525122._UY630_SR1200,630_
È il quinto libro nella saga di Spellslinger, quindi non posso dirvi molto. Riconosco che mi abbia fatto storcere un po' il naso, rispetto ai precedenti. L'ho trovato più debole per quel che riguarda sia la trama, sia la caratterizzazione dei personaggi. Ho avuto l'impressione che l'autore avesse buttato tante cose tutte insieme, che avesse messo molta carne al fuoco ma senza cuocerla a dovere. Ho percepito tante mancanze, compresa quella di un filo logico che collegasse questo libro ai precedenti, quasi come se l'autore avesse delle scene avanzate e avesse deciso di buttarle tutte in questo volume così da compensare quei cliché che non ha inserito negli altri romanzi.
I personaggi hanno perso un po' della loro verve, mi hanno dato l'impressione di essere regrediti, invece di aver imparato qualcosa dalle avventure passate e averlo messo in atto in questo volume.
Mi è dispiaciuto un po' dargli due stelline su cinque, ma fa niente. Spero nel gran finale dell'ultimo libro, perché comunque rimane un'ottima serie nonostante gli alti e i bassi.

Ho poi concluso la challenge che richiedeva la lettura di un libro per cui avevo aspettative alte, e sto parlando di A Little Life, di H. Yanagihara, tradotto in italiano con il titolo Una Vita Come Tante e che mi ha fatto guadagnare uno scudo.
CatturaChe dire?
Cinque stelle a mani basse. Ho dedicato a questo libro anche un post sulla mia pagina Instagram e non so più che altro dire se non che è stata una lettura emozionante, che parla di famiglia - quella biologica, ma anche quella che scegli -, di amicizia, di amore, di perdita, di una vita come tante. Letteralmente.
Non succede chissà che cosa, non è una storia piena di colpi  di scena e forse questo può farla risultare un po' ostica agli occhi di lettori che amano libri più dinamici e carichi di eventi e colpi di scena che si susseguono l'uno dopo l'altro.
Ho trovato che lo stile fosse perfetto: scorre liscio come l'olio, non è pretenzioso, è realistico e verosimile. Molto vivido. È anche senza peli sulla lingua, non manda a dire niente e non addolcisce la pillola nei momenti più difficili. È sicuramente remarkable, perché entra nel profondo dei personaggi e trasporta all'interno delle vicende con gentilezza.
È uno stile che mi ha deliziata e che ha reso la lettura molto scorrevole, anche se ammetto di aver avuto bisogno dell'audiobook, altrimenti quasi mille pagine non sarei mai riuscita a concluderle di mia volontà. Per quel che può valere, l'audiolibro in inglese è fotonico, il narratore è davvero bravo ed è impossibile non emozionarsi.
Diciamo che in generale è impossibile restare indifferenti a questo libro. È impossibile non innamorarsi di Jude e Willem, non arrabbiarsi, non rattristarsi per le loro storie. È impossibile terminarlo e non sentirsi di nuovo pieni di speranza e di amore nonostante tutto quello che accade pagina dopo pagina. Nonostante il finale, che ancora oggi mi scappano un paio di lacrimucce al solo pensarci.
Vi assicuro che è un'esperienza di lettura che tutti dovrebbero fare, è un libro importante, che fa riflettere, ma che ha anche dei trigger warnings per via degli argomenti che tratta, ossia: stupro, depressione, disabilità, suicidio, omofobia, violenza, pedofilia, disordine alimentare, autolesionismo.
Non entra troppo nel dettaglio, ma purtroppo sono argomenti costanti e a volte descritti abbastanza graficamente, quindi se siete deboli di stomaco o pensate di non riuscire a sopportare determinate descrizioni (io sono quasi svenuta nel leggere un paio di scene di autolesionismo - ed ero distesa a letto, fate voi!) va bene lo stesso. Non siete obbligati a leggerlo, siete giustificatissimi se scegliete di provare e decidete di abbandonare.
È un libro molto pesante dal punto di vista emotivo, ed è per questo che a me è piaciuto alla follia, però mi rendo conto essere una storia che prova il lettore. Una storia importante, che lascia il segno.

Mi sono poi data al romance, perché un cavaliere che si rispetti (era il mio obiettivo principale nella Medievalathon) ha bisogno di arco e frecce (e anche perché io sono una fan dell'arceria in generale e il mio personaggino di Skyrim è un arciere con i controc--, quindi chi sono io per dire di no a quest'arma?) e ho ripiegato su L'Opale Perduto, di L. Kate. d
E che dire. Non mi è piaciuto affatto e ci sono rimasta malissimo.
Sono una fan della serie di Fallen, perché come sapete amo tutto quello che riguarda la figura degli angeli caduti, ma questo standalone mi ha fatto storcere il naso.
Anche per lui c'è un post su Instagram e tutto quello che c'è da sapere è che un centinaio di pagine in più avrebbero fatto la loro figura. Invece no, l'autrice ha preferito un lavoro tirato via, con personaggi stereotipati e molto caricaturati. Ha preferito raccontare di una Venezia affatto magica durante, forse, i suoi anni più magici.
Non ho provato empatia verso nessuno dei protagonisti, ho trovato il finale molto fuori luogo e poco pertinente con tutte le premesse della storia e il romance stesso mi ha fatta rabbrividire per la mancata cura e il pathos inesistente.
Insomma, un flop. Il flop del mese.

Speravo di recuperare un po' con il libro per la challenge che mi avrebbe dato una bellissima volpe, ossia Bunny di M. Awad, del quale si chiacchiera un sacco in questi giorni, che è stato tradotto anche in italiano e la cui copia da me posseduta era completamente arancione - È. Non l'ho ancora bruciato.
indexInvece anche qui mi sono ritrovata con le aspettative bastonate, ridotte in polvere, e una smorfia insoddisfatta a fine lettura. Meno male che stavo leggendo con l'audiobook, altrimenti mi sarei fermata e non avrei più ricominciato.
Originale il tema trattato. Mi è piaciuta molto l'idea della setta, quella sorta di aura stregata che ha lasciato un buon punto di domanda relativamente a cosa sia accaduto davvero, che cosa facessero all'interno di quella setta e chi fossero davvero i personaggi. Ha lasciato un senso di inquietudine ed è stato molto crudo e molto violento, ai limiti del socialmente accettabile.
Non ho amato il resto, però. Ho odiato i protagonisti, ho odiato le Bunny, ho odiato Samantha (no pun intended, giuro), ho odiato la narratrice dell'audiobook. Le ho trovate troppo ocheggianti e irritanti, molto superficiali e, ve lo dico con il cuore in mano, più volte ho avuto l'istinto di buttare il libro giù dalle scale o di sputare in faccia al primo che passa con le sembianze vagamente simili a quelle delle protagoniste.
Ho odiato i conigli. È stato paradossalmente anche il pezzo forte del libro, perché mi sono ritrovata quasi in lacrime nel leggere delle maschere indossate durante i loro rituali e degli animali effettivi.
Insomma se, come me, avete paura dei conigli, non leggetelo. Oppure se, come me, avete paura dei conigli ma siete coraggiosi, allora leggetelo.
Tre stelline solide, però, perché come romanzo di genere thriller psicologico e splatter ha funzionato. Non sono riuscita a dare di più perché il mio gusto personale si è messo in mezzo e non sono riuscita a ignorare quelle piccole cose che mi hanno fatto storcere il naso.

Infine, last but not least, sempre per restare in tema horror, ho letto il secondo volume nella saga de The Diviners, di Libba Bray, ossia Lair of Dreams. Anche questo l'ho ascoltato in audiobook e l'ho letto per potermi accaparrare un'ascia. 51LlN7g-FML
È molto più lento del primo, molto più incentrato sulle vite dei protagonisti una volta concluso il primo volume che sul sovrannaturale, però mi è piaciuto ugualmente. Sto rivalutando Sam ed Evie, ho un nuovo soft spot per Henry e Jerico vorrei prenderlo a schiaffi, ma è il mio bambino e gli spezzano il cuore, quindi lo perdono.
Il mistero sovrannaturale questa volta mi ha fatto pensare alla situazione Covid-19 che stiamo vivendo ora, e l'autrice ha messo insieme il discorso dei sogni con il discorso delle possessioni, nonché dei corpi che si muovono come bambole.
Ha fatto jackpot, io ho tremato come una foglia ogni notte ahah. E difficilmente mi impressiono, sia chiaro.
Sono ancora indecisa se dargli 3.5 o 4 stelline, perché ha davvero impiegato più di metà libro per entrare nel vivo della situazione e l'espediente che l'autrice affibia a Sam ed Evie per giustificare determinate cose mi ha fatto storcere il naso, seppur mi abbia al contempo divertita.
Ho però apprezzato la vulnerabilità di Sam, il modo in cui Mabel decide di mettersi in gioco e Tetha, che nel volume precedente mi aveva lasciata un po' così. Oltretutto, cento punti a Serpeverde per la narratrice dell'audiobook, che è sempre fotonica. È impossibile non immedesimarsi e non vivere all'interno della storia, con lei.

 

E questo è tutto. Purtroppo come vi ho detto, la TBR mi ha rallentata tantissimo e questo caldo non ha affatto aiutato. Mi sono divertita, però, ma vi racconterò tutto per bene nel post che uscirà mercoledì prossimo.

Voi fatemi sapere se avete sentito parlare o letto qualcuno di questi libri, intanto. Io sono curiosa di sapere che cosa ne avete pensato.

Come al solito un bacione a tutti e grazie per essere arrivati fin qui. Alla prossima!

Sam.

1 commento:

  1. […] soddisfatta di quello che ho scelto e letto. Se volete saperne di più ve ne ho parlato nel post di settimana scorsa, con le letture del mese che non sono state altro se non quelle per la readathon […]

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