19 agosto 2020

Fantàzia's Carnival | Book Review #18

Oggi parliamo di un libro che mi ha fatta sognare.

fantazias



Come ben sapete io sono sempre molto restia quando si tratta di autori italiani. Fino a ora sono sempre rimasta abbastanza delusa dal contenuto delle storie presentate, quindi al solito mi ben guardo dal recuperare qualcosa, salvo un paio di eccezioni. Invece questa volta ho seguito l'istinto: non solo ho acquistato un libro a scatola chiusa solo per la copertina (e già qui, dovreste aver intuito quanto sono venduta), ma il libro in questione è anche di un'autrice indipendente italiana.

Insomma, ci sono i presupposti per un disastro epocale, considerando che tipo di lettrice io sia, quanto esigente e difficile da accontentare, eppure qui siamo davanti a un'eccezione.

Il romanzo di Yumi, che trovate anche su Instagram, è riuscito a stregarmi e sorprendermi in mille e uno modi. Se volete la versione breve di questo sproloquio, potete trovare un post dedicato qui, oppure rifarvi alla parte dedicata nell'articolo sulle Letture di Luglio, altrimenti mettetevi comodi e prendete i popcorn. Come al solito, andiamo per punti a partire dalla trama.

Fantàzia's Carnival: Lucciola è la storia di Cali, che per sbaglio si tinge i capelli di blu e che possiede un’abilità straordinaria di cui, però, ha paura, ragion per cui cerca in ogni modo di tenerla nascosta e di evitare il contatto fisico per evitare che si inneschi qualcos'altro di cui non ha il controllo. C’è del mistero nella sua vita, c’è una mamma single e comprensiva, una coppia di gemelli terribili ma superdolci e c’è il circo, che arriva in città all’improvviso e che porta con sé tanti artisti dalle capacità quasi surreali. Cali non vorrebbe avvicinarsi a questa realtà, eppure n'è inevitabilmente attratta. C'è qualcosa la porterà a dover interagire con il circo molto da vicino e lei dovrà scegliere se fidarsi o meno dei suoi componenti, di Orpheus in particolare.

È una storia molto semplice, senza troppe pretese. Lo stile di Yumi è molto lineare e privo di fronzoli; la storia viene raccontata con modestia, senza strafare. Yumi è molto matura nei confronti delle proprie capacità, non cerca di esagerare o di forzare la mano e comunque riesce a rendere la sua storia all'altezza delle aspettative senza doversi sforzare più di tanto. Il suo romanzo più recente non ha pretese e forse è proprio questa semplicità di fondo che lo rende così d'impatto. La storia è inevitabilmente coinvolgente, tiene sulle spine, incollati alle pagine ed è una delizia da scoprire pagina dopo pagina.

Gli ambienti sono ben descritti, anche se comunque si tratta di un romanzo il cui nucleo principale è Cali, la protagonista, con le sue emozioni e le sue abilità, piuttosto che le ambientazioni. Yumi centellina le informazioni perché c'è un secondo libro in cantiere, quindi non aspettatevi di trovare chissà quali risposte in questo primo volume, altrimenti non c'è gusto. È comunque una lettura piacevole, che non ha intoppi e che funziona, nel suo complesso. È una storia che procede spedita, ma che lascia spazio alla vicenda di svilupparsi nei tempi giusti, senza incoerenze di fondo. È scritta per intrattenere, dopotutto, non per fare la morale.

Eppure nel suo piccolo insegna cose molto importanti, come per esempio accettarsi, abbracciare la nostra vera natura senza esserne spaventati, imparare a ignorare il giudizio altrui per non condizionare la nostra vita e le nostre scelte finendo, un giorno, per pentirci di tutto. Insegna a rispettare la famiglia, a lavorare duramente per ottenere determinate cose, per realizzare sogni e desideri. Insegna a valorizzare gli amici, a credere in noi stessi e che ogni tanto è giusto lasciarsi trasportare in una dimensione diversa, nuova, eclettica.

Yumi infatti usa il circo come catalizzatore. È infatti il luogo in cui Cali comincia a prendere coscienza di sé, a volersi scoprire e a voler scoprire gli altri; attraverso il velo di mistero che nasconde, in realtà la nostra protagonista inizia a mettere in discussione il suo presente e le sue scelte, le persone che la circondano. Inizia a ragionare su concetti come la fiducia (in sé stessi e negli altri), l'amicizia, l'amore, la giustizia, e scopre di volersi lanciare, in realtà, di non volersi più nascondere. Deve solo capire qual è la direzione giusta per sé e per il proprio futuro, per la persona che vuole essere. Non sarà facile per Cali trovare la sua strada ed è chiaro fin dalle prime pagine del romanzo.

È forse questo il punto forte del romanzo: la fallibilità dei personaggi. Sono tutti molto interessanti, ben caratterizzati e affascinanti, impossibili da dimenticare e ben distinti l'uno dall'altro, ma Yumi ce li presenta con tanti pregi ma altrettanti difetti che non vanno perdendosi nel corso della narrazione. Sono personaggi morally grey, nel senso che comunque agiscono nel proprio interesse o nell'interesse di coloro a cui sono affezionati, ma questo non rende sempre le loro azioni positive, ma tutt'altro. Sono realistici, personaggi con cui è facile empatizzare e in cui è facile ritrovarsi. Per quanto alcuni siano un po' stereotipati, nessuno di loro stona con la lettura. Non si arriva alla fine del libro con difficoltà, anzi. Si arriva alla fine sorpresi di aver girato l'ultima pagina, perché questa storia rende assetati di sapere e questi piccoli dettagli passano in secondo piano. Non ci si fa nemmeno caso, a dire il vero.

È inevitabile voler conoscere di più, cercare risposte che troveremo sicuramente nel secondo volume di questa duologia, nonché voler scoprire i segreti di Orpheus e del resto dei membri del circo, tutti personaggi misteriosi e affascinanti, in grado di strappare una risata e far sciogliere, ma anche di emozionare e toccare nel profondo.

Insomma, per farla breve (che è un po' un paradosso, considerando quanto ho sproloquiato) è un romanzo che consiglio caldamente a tutti. Di sicuro recupererò altri lavori di quest'autrice perché penso che meriti, penso che sia una piccola perla nel panorama letterario italiano e quindi voglio supportarla come meglio mi riesce. Se vi dovesse capitare, scuriosate e lasciate vincere la curiosità, avvicinatevi alle sue storie senza timore, perché ne verrete risucchiati completamente e ne uscirete soddisfattissimi.

 

Detto questo, lo sproloquio finisce qui. Grazie a coloro che sono arrivati in fondo e come al solito ci rivedremo settimana prossima, per fare un po' il punto sulle letture di quest'ultimo mese estivo. Un bacio!

 

Sam.

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