29 marzo 2020

Letture del mese | Marzo 2020

Riciao. Benvenuti a un altro appuntamento con le mie letture del mese. Mettetevi comodi, che anche se non sono ancora in quarantena, questo è stato un mese abbastanza produttivo.

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A Marzo ho concluso un totale di 8 libri.

Per fare un bilancio generale, molto approssimativo, direi che buona parte delle letture sia stata più che soddisfacente, mentre ci sono state alcune delusioni che, però, non hanno compromesso il mese e non mi hanno fatta scivolare in una reading slump. Per fortuna!

Direi di partire quindi dalle delusioni, così togliamo il dente e togliamo il dolore per poi gustarci quello che di bello ha portato con sé Marzo, che ne dite?

I libri che per me sono stati un mezzo let down sono 3 e ve ne parlerò in ordine casuale dal momento che nessuno di loro ha avuto chissà quali problematiche particolari. Si è trattato solo del classico caso in cui le aspettative non corrispondono al prodotto e di conseguenza non si può fare altro se non storcere le labbra. Rimangono comunque tutti romanzi sufficientemente validi, con anche lati positivi, quindi non posso lamentarmi più di tanto.

Innanzitutto, un libro nonfiction che ho recuperato proprio per il momento un po' turbolento che sto attraversando. Avevo letto la recensione che ne ha fatto Seli su Ombre Angeliche, il suo blog, e ne ero rimasta affascinata, mi ero convinta che questo libro avrebbe fatto al caso mio, invece It's All in Your Head -- A Guide to Put Your S*it Together, che in italiano è stato tradotto con Questo Libro è Fuori di Testa!, non ha proprio incontrato le aspettative. ab6ab77ca7cac8fb9d248a9ac4e73e2dPer quanto l'autrice, Rae Earl, sia stata oggettiva e abbia trattato tematiche importanti quali l'ansia, la fobia, la depressione, il disordine alimentare e così via, non sono proprio riuscita a immedesimarmi. Non ho trovato tra quelle pagine il conforto che molti lettori hanno incontrato, non ho trovato la comprensione che cercavo e non mi ha aiutata a fare chiarezza sulla mia situazione né a comprenderla un po' meglio, non mi ha indirizzata verso un percorso che potrebbe essermi d'aiuto. È stata una delusione perché speravo di trovare qualcosa che mi facesse sentire meno aliena alla mia situazione, qualcosa che mi facesse sentire normale, che mi facesse capire dove sta il limite e come si chiede aiuto quando non si sa come fare o quando tutto è troppo. Invece ho trovato molta ironia, che sicuramente quando si deve parlare di argomenti così pesanti fa bene, alleggerisce il carico emotivo, ma che qui mi ha fatto storcere il naso e prendere il tutto meno seriamente. Ho trovato, sì, informazioni utili, ma soprattutto alla fine e di base perché ho letto la lista dei contatti che è stata inserita. Per quel che riguarda la "botta psicologica" invece, non ho accusato nessun colpo. Sono ancora nel mio limbo, se così si può dire, e non ho ancora ben chiaro che cosa voglia o debba fare per uscire e rialzarmi.
In ogni caso lo reputo comunque un libro utile a chi si vuole approcciare a questi argomenti e non ha ben chiaro da dove cominciare. È un'infarinatura molto approssimativa, ma allo stesso tempo rende l'idea di come una persona possa vivere determinati disturbi e come questi disturbi influenzino, a volte in modo estremamente negativo e pericoloso, la vita dell'individuo singolo e anche quella di coloro che gli vivono accanto. Fa certo sentire un po' meno soli, ma non necessariamente meno alieni o più sicuri della strada da prendere una volta terminata la lettura.

A seguire abbiamo Geography Club, un volume a tema LGBTIAQ+ che avevo nel mirino da anni, letteralmente. Geography_Club_(novel)Il mio problema con questa storia è stato di base per via della sua lunghezza. 226 pagine non sono sufficienti, a mio parere, per raccontare la vita di un gruppo di teenagers che si stanno approcciando alla scoperta della sessualità e tutte le sue forme. È un'idea che l'autore, Brent Hartinger, ha sviluppato male. Avrebbe potuto curarla molto meglio, avrebbe potuto prestare attenzione e soffermarsi un po' di più su come ognuno dei protagonisti stesse vivendo la propria realtà, approfondire un po' di più l'aspetto psicologico di ognuno, invece di giocare la carta dello stereotipo e riempire la bocca del protagonista di luoghi comuni. Ecco, quest'ultima cosa mi ha fatta proprio arrabbiare e amareggiare. Capisco che sia un volume un po' datato, ma certe cose non dovrebbero essere scritte, non quando il romanzo si rivolge a un target di adolescenti che sono alla scoperta della propria identità.
Quindi diciamo che di questo libro salvo l'intento. Ricordo che il film che ne hanno tratto non fosse poi così male, anche se riconosco essere più un insieme di immagini sfocate che altro. Dovrei riguardarlo, ma credo che finirà in coda alla lista di cose da fare una volta in quarantena.

L'ultimo libro che mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca è Frankissstein, di Janette Winterson.
9781784709952Una prosa ottima, una narrazione che tiene il lettore incollato alle pagine e dei personaggi fenomenali che dibattono su questioni molto attuali legati alle intelligenze artificiali, alle idenità personali, di genere e sessuali. È un libro molto queer di cui ho apprezzato molti aspetti, ma in particolare quello dello storytelling e di determinate dinamiche che vengono a crearsi tra alcuni personaggi. Eppure...
Eppure, che fastidio!
Il modo in cui i dialoghi sono parte del testo, senza alcun segno di punteggiatura a distinguerli, il modo in cui certi personaggi parlano e ragionano, il modo in cui l'autrice ha scelto di dividere il romanzo e questo suo usare i nomi il meno possibile, favorendo i pronomi anche quando è un gruppo di più persone che si stanno muovendo nello stesso momento. Che. Fastidio.
Per quanto interessante e curiosa, per quanto la storia sia accattivante e provochi il lettore, stimoli il suo pensiero e ragionamento, è molto facile perdersi. Ho infatti dovuto rileggere e soffermarmi sui passaggi diverse volte, finendo un po' per perdere la connessione con la storia e il testo di per sé. A un certo punto ho quasi avuto l'impressione di leggere un saggio. Un vero peccato, perché penso che comunque sia una valida storia e sia un volume che non può mancare nelle case di coloro che, come me, sono lettori accaniti di quella fetta di letteratura che si affaccia sul panorama LGBTIAQ+.
Quindi insomma, lo consiglio, certo. Però assicuratevi di essere lettori più pazienti di me e più che ben disposti a interagire con quel genere di testo, perché altrimenti è un disastro.
Stavo anche valutando se fosse il caso di recuperare l'audiobook e ascoltarlo, magari dargli una seconda chance più avanti per capirlo e inquadrarlo meglio. Non ho ancora deliberato, le mie personalità hanno altro a cui pensare al momento, ma vi terrò aggiornati.

Per quel che riguarda invece le letture più soddisfacenti, penso di avere una minima classifica per voi. Sarà in ordine di preferenza e lascerò per ultimo quello che per me è stato un cinque stelle a mani basse, senza alcun dubbio.

Ho finalmente finito The Ghost Bride, di cui vi ho parlato qui. Photo 16-03-2020, 3 58 05 pmConfermo lo stile pesante e lento ma che comunque porta interessanti informazioni alla storia, soprattutto sul folklore cinese. L'ho trovato molto diverso dalla serie tv di Netflix, ma non nego di aver apprezzato anche quell'adattamento. Quindi, approvatissimo e superpromosso. Siccome l'hanno tradotto anche in italiano, affrettatevi a recuperarlo e a leggerlo, perché vi terrà compagnia in questo momento un po' molto difficile e di crisi.

Successivamente viene A Hollow in the Hills, secondo libro della trilogia di Dubh Linn, di Ruth Frances Lang. 51hdOWp-t9L
HO ADORATO TUTTO. È il classico secondo volume che è un po' lento e con la vera azione che si svolge solamente nell'ultimo terzo, proprio sul finale, quindi mi aspetto molto dal terzo e ultimo libro che andrà a concludere la serie. Una cosa che ho apprezzato è stata l'attenzione che l'autrice ha messo quando si è trattato di riportare elementi o eventi accaduti nel primo libro. Lei non dà per scontato che il lettore ricordi e sappia tutto quello che è accaduto nel romanzo precedente, perciò l'autrice rinfresca la memoria ma senza risultare intrusiva; delinea con naturalezza un quadro della situazione precedente, facendo sì che si mischi con maestria e attenzione agli eventi che si stanno verificando nel secondo libro. Makes sense? Spero. In ogni caso, ho adorato lo sviluppo del rapporto tra Izzy e Jinx (my baby poor thingy) e ho amato Dylan e il modo in cui il suo personaggio è cresciuto ed è cambiato. Come dicevo, mi aspetto una signora conclusione, quindi non vedo l'ora di immergermi nell'ultimo libro che compone questa saga tutta irlandese e all'insegna del folklore, perché sono curiosa. E poi, devo sapere che cosa hanno fatto al mio bambino bello.

Ho poi letto due libri di un autore francese, in spagnolo. Ho le copie italiane a casa, ma siccome non posso tornare a recuperarle ho deciso di lanciarmi sulla mia terza lingua. È stato un po' difficile rispolverarla, ma ho apprezzato comunque. È stato un ottimo esercizio.Photo 16-03-2020, 3 36 57 pm
L'autore in questione è Mathias Malzieu, che è uno dei miei preferiti in assoluto, e nello specifico ho letto per prima cosa La Meccanica del Cuore, un romanzo che già conoscevo, che ho amato e che mi sono sorpresa di ritrovare molto diverso da quello che ricordavo. È sempre un romanzo malinconico, forse un po' caricaturato e con elementi sufficientemente steampunk, ma comunque molto realistico e al contempo spirituale. Adoro Jack, adoro Acacia, ma sinceramente sul finale ci sono rimasta un po' meh. D'accordo, insegna che l'amore può avere molte forme differenti e tutte ugualmente importanti e potenti, forti, ma che finisse così... Questo proprio l'avevo dimenticato e mi ha spezzato il cuore.
Ho poi letto La Alargada Sombra del Amor, che non esiste in italiano, bensì solo in francese e spagnolo (sigh, dovrebbero tradurre molti più libri di Mathias Malzieu. Cioè, non sono tanti, ma mancano due o tre titoli all'appello, quindi... che stiamo aspettando???). Non è altro se non la storia di Mathias, che perde la madre e incontra un gigante che gli dona tre store e un pezzo della sua ombra, così che egli possa imparare a convivere con il dolore della perdita appena subita.
È una storia molto intima e profonda, personale e toccante. Mi ha straziato l'anima dall'inizio e se per certi versi mi ha ricordato Sette Minuti dopo la Mezzanotte, da un altro ho avuto l'impressione di leggere una lettera che Mathias-autore ha scritto alla madre, una lettera dove ha riversato tutto il suo dolore, la sua rabbia, la sua impotenza, la sua tristezza e il suo amore. Alla fine della lettura ho pensato con forza che questo libro avrebbe avuto ancor più impatto se non ci fosse stata la storia del gigante, che in qualche modo ha guastato l'atmosfera. Rimane comunque una storia molto valida, che insegna tanto, soprattutto come accettare il dolore e superarlo, come trarne forza.
Mathias Malzieu è un autore che vale la pena leggere. Forse è un po' bizzarro, a volte rende le cose un po' troppo estreme, a volte incredibili, ma in ognuno dei suoi libri c'è un insegnamento importante; dietro le sue parole c'è sempre una storia che fa bene al cuore. Credetemi, ve ne innamorerete, se deciderete di donargli la chiave del vostro animo più profondo.

Ultimo ma non meno importante, il mio cinque stelle per eccellenza: Via Katalin.9737367 Non so cosa mi abbia trattenuta così tanto dal leggere questo romanzo, non so di cosa avessi paura, fatto sta che sono stata proprio pirla a rimandarlo così a lungo, perché Magda Szabó è riuscita a stregarmi fin dalla prima riga. Ho amato ogni singolo personaggio, ogni singola vicenda, ogni singola virgola che ha scritto, anche quelle che non hanno superato il processo di editing. Questo romanzo è prezioso, è profondo, è una storia d'amore, di amicizia, di umanità e di moralità. Insegna, riempie di malinconia e fa ragionare su cosa renda una vita importante e piena, un'esistenza felice. È una storia toccante raccontata con una prosa delicata e comunque irriverente. Magda non lascia ninete al caso e non lascia alcun sottinteso.
È un libro che non mi aspettavo di amare ma che mi ha stregata completamente. Di sicuro recupererò altro di quest'autrice, perché il suo modo di scrivere è semplicemente divino. Il suo modo di raccontare la Storia da parte di coloro che sono stati un po' gli impotenti, di quelli che non hanno saputo fare di meglio se non seguire gli ordini, essere il più umani possibile e tenere al sicuro i propri cari, arriva al cuore, entra dentro le ossa. È un libro, ve lo garantisco, che non dimenticherete mai. Un libro di cui vi innamorerete. E non vedo l'ora di scoprire di più, di avere altro per le mani.
Non ho trovato un singolo difetto, perché tutto quello che poteva passare come tale ha trovato il suo posto entro la fine del libro, perché ogni cosa ha il suo perché, le sue motivazioni. Un libro completo e totalmente pieno e intenso come questo non credo di averlo mai letto, perciò le cinque stelle sono meritate tutte, dalla prima all'ultima.

 

E voi, invece? Cos'avete letto in questo lunghissimo mese di Marzo?
Vi aspetto nei commenti e intanto vi do appuntamento al prossimo post. ♥

 

Sam.

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