22 gennaio 2020

Serie librose del 2020 - Bookish Talk #7

Insomma, Gennaio sarà il mese delle bookish talk e spero non vi dispiaccia, soprattutto perché andremo a programmare insieme e a grandi linee questo nuovo anno libroso. Ovviamente partiamo con stile e parliamo in questo post delle serie che mi piacerebbe iniziare, continuare e concludere in questo 2020.

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In realtà a guardarci bene non sono poi così tante... Pensavo molto peggio, eppure!

Secondo il mio bookish bullet journal, le serie che vorrei leggere quest'anno sarebbero undici, ma in realtà parte di queste sono o newbies, quindi abbiamo il primo libro quest'anno e gli altri chissà quando, o serie che non ho fretta di iniziare perché riletture e non esattamente in cima alla lista dei libri a cui mi piacerebbe dare la priorità. Perciò, per questo post in particolare ne ho selezionate sei - cinque e mezzo, in realtà - di cui vorrei parlarvi e che in qualche modo mi hanno colpita.

Direi di partire quindi con quelle due serie che ancora non ho iniziato, ma di cui spero di riuscire a leggere il primo libro entro Marzo. Sto parlando nello specifico di Amberlough e di Wolfsong.

The Amberlough Dossier è una trilogia, scritta da Lara Elena Donnelly. I volumi (Amberlough, Armistice e Amnesty) sono già stati pubblicati e potete tranquillamente recuperarli su Amazon. Sfortunatamente non è ancora stata tradotta in italiano e penso che sia anche una serie un po' di nicchia, che sta prendendo piede solo recentemente. È un mystery thriller con protagonisti appartenenti alla sfera LGBTQ+ e dovrebbe avere qualche tocco fantasy. Not exactly my cup of tea, ma devo riconoscere di essere stata attirata dalle copertine, ma anche dalla trama.
La trilogia parla appunto di Amberlough City, una città che sta subendo molti cambiamenti a livello politico, dal momento che questo partito radicale chiamato Ospies sta prendendo piede e sta cercando di riunire le amministrazoni municipali sotto un'unica visione socialmente conservativa. Seguiamo in particolare una spia, la cui copertura salta durante la missione e il suo protetto i quali, assieme ad altri personaggi, cercheranno di dare il via a una rivoluzione per rovesciare questo governo.
Non so, ha un che di vintage, dà vibes molto particolari e sono curiosa di imbarcarmi nell'avventura che si cela tra queste pagine.

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La seconda serie di cui parliamo è quella di Green Creek, scritta da T. J. Klune. Sono quattro volumi, ognuno dei quali si concentra sulle avventure dei diversi personaggi. Si apre con Wolfsong e le storie ruotano attorno alla tematica della licantropia, specificamente nei riguardi delle relazioni Alfa/Omega e con personaggi appartenenti alla sfera LGBTQ+, dal momento che l'autore scrive fantasy, paranormal e romance a tema omosessuale.

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Le due serie che ho in corso sono invece Spellslinger e The Diviners.

Spellslinger la sto leggendo assieme a Mely che potete trovare sul blog di Kronos Books o sul canale di Impigiamatti. È composta da sei libri e al momento abbiamo in lettura il quarto.
Aspettatevi sicuramente un post a riguardo una volta conclusa quest'avventura, perché Spellslinger è una serie che mi sta colpendo sempre di più e che mi sta sorprendendo, che trovo davvero valida. Sebastien De Castell poi, l'autore, è un soggetto non indifferente che vale la pena di includere sugli scaffali; non ve ne pentirete!
È una saga middlegrade borderline young adult a tinte fantasy, dove si parla di magia, scienza e avventura. Fa morire (i personaggi soprattutto) dalle risate ma fa anche riflettere, perché libro dopo libro assistiamo al percorso di crescita di ogni protagonista; parliamo di amicizia, di affari e di amore verso gli altri ma soprattutto verso sé stessi. So che sei libri sono tanti e fanno paura, ma penso che ognuno di essi valga la pena di essere letto.
Non vedo l'ora di scoprire come finisce. Ho anche un po' di paura perché attorno a Chainbreaker, l'ultimo volume, c'è davvero tanto hype... Incrociate le dita per noi, lettori!

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Per quel che riguarda The Diviners, invece, è una serie che conto di proseguire pari passo con l'audiolibro dal momento che la narratrice è spaventosamente brava. È una serie paranormal fantasy che sto amando alla follia; tratta di folklore, religione e superstizione e, bonus, è ambientata nel 1926 in America e le vibes alla Gatsby non mancano. Adoro i protagonisti (tranne Evie, ma sappiamo tutti che io ho seri problemi con le protagoniste femminili) e adoro le storie che Libba Bray, l'autrice, ha saputo costruire. Ho già recuperato il secondo volume e non vedo l'ora di mettere le mani sul terzo e sul quarto, che dovrebbe uscire a febbraio. Morirò di paura, anche se non sono una persona che si spaventa facilmente, ma ne varrà la pena!

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Last but not least, le serie che invece devo concludere e di cui mi manca solo l'ultimo libro, sono la trilogia di Dubh Linn e le famose Shadow Chronicles.

Per quel che riguarda Dubh Linn, in realtà farei bene a metterlo nelle serie da continuare perché ho recuperato solo recentemente il terzo volume, ma lo metterò qui perché parliamo del piccolo popolo e del folklore irlandese, quindi sono sicura che lo divorerò. Non vedo l'ora di scoprire come finisce questa storia, che fine faranno i miei personaggini belli e se Jinx troverà mai la felicità e la sua pace dei sensi.
Magari è uno urban fantasy che non ha niente di speciale, magari è una storia vista e rivista, ma ha preso delle pieghe inaspettate, ha saputo tenermi incollata alle pagine e poi non solo è ambientata in Irlanda, un posto che adoro, ma Ruth Frances Long è riuscita a mischiare insieme alcuni dei miei elementi preferiti e senza che stonassero l'uno con l'altro!  E se sapete quanto sono fussy ed esigente quando si tratta di leggere questo genere di libri, allora sapete anche quanto sia difficile che io elogi qualcosa senza parlare dei difetti - che comunque non mancano perché niente è perfetto a questo mondo, ma che forse rendono questa trilogia così speciale ai miei occhi.

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Last but not least e sicuramente non ultimo per ordine di importanza c'è la pentalogia delle Shadow Chronicles di Paula Brackston, cinque volumi tutti a tema streghe e che esplorano la stregoneria nelle sue forme più disparate. Se mi seguite da un po' sapete che le storie che parlano di streghe o che comunque si basano su magia e folklore sono le mie preferite e quando ho scoperto quest'autrice mi sono sentita una delle persone più felici al mondo. Poi mi sono anche arrabbiata, perché in realtà le Shadow Chronicles sono formate dai volumi che vanno dal secondo al quarto, più una novella, mentre il primo e il quinto libro, l'uno il seguito dell'altro, fanno parte di un'altra serie ancora chiamata The Witch's Daughter, ma va bene così.
I tre volumi centrali sono storie a sé stanti che parlano di protagoniste che non c'entrano niente con Bess e Gideon e che ho già concluso. Sono comunque storie molto valide e interessanti che esplorano il mondo della stregoneria da diversi punti di vista e non tutti necessariamente politically correct. Affianco a questo elemento, poi, Paula inserisce un contesto storico sempre diverso, dimostrando la sua bravura nel saper mescolare il vecchio e il nuovo, la sapienza e la sua mancanza, le leggende con la realtà. Le sue protagoniste senz'altro colpiscono e le sue storie rimangono impresse, sono originali.

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Per quel che riguarda la duologia di The Witch's Daughter, invece, posso solo dire che segue le avventure di Bess, divenuta strega per mano di qualcuno che, in un futuro più o meno lontano tornerà per portarle via qualcosa di prezioso e di conseguenza Bess dovrà smettere di nascondersi e tornare a combattere. Vi assicuro che qua partono i feels, quindi hurry up e andate a recuperare questo splendore!

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Purtroppo nessuna di queste storie è stata tradotta in italiano, ancora, tranne Spellslinger di cui potete trovare i primi due volumi. Non so se le case editrici italiane vorranno proseguire nel lavoro di traduzione o meno, ma è un po' di tempo che non si sa niente, quindi io l'ho presa persa, sfortunatamente.

In ogni caso, nel bene e nel male queste sono le serie a cui ho deciso di dare la priorità quest'anno. In tutto fanno 12 libri, quindi chissà... Magari uno al mese mi porta a fine 2020 con un obiettivo raggiunto!

E voi, invece? Avete serie che vi piacerebbe concludere o iniziare quest'anno? Se sì, fatemi sapere quali sono qui nei commenti. Nel frattempo, un immenso grazie per essere giunti fin qui e un bacione a voi tutti.

All the love,

Sam.

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