10 novembre 2020

Centuries | Book Review #21

 Oggi parliamo di Centuries, il romanzo d'esordio di una mia carissima amica.




Centuries è il primo romanzo di Julie (o Giulia Piccionetti, se vogliamo essere professionali). L'ho letto mesi e mesi fa, quando era in fase di editing finale e non vedevo l'ora di averlo tra le mani. Ora che finalmente è mio, colgo l'occasione per parlarvene. Prima, però, vi dico che potete recuperarlo a questo link, nel caso foste interessati e che a prescindere dovreste recuperarlo perché non ve ne pentirete. E magari sono di parte, magari no, ma sapete che cerco di tenere le mie opinioni il più oggettive possibili, quindi che aspettate? Correte a dare supporto a Julie, che potete trovare anche su Instagram a questo link nel caso in cui foste curiosi di sapere come sono nati Centuries e i suoi protagonisti. Ma ora bando alle ciance e passiamo alle cose importanti.


La storia di Centuries si svolge su quattro linee temporali differenti. La nostra protagonista, Rhiannon, ha un dono speciale e all'inizio del libro viene venduta come schiava, costretta ad abbandonare la sua terra. Da quel momento il Destino entrerà in gioco e la porterà a vivere in epoche storiche differenti. Rhiannon si ritroverà costretta a fronteggiare numerose difficoltà e dovrà superare mille ostacoli. Sarà un viaggio complesso, ma grazie a Lorraine, Olivier e Vincent, Rhiannon troverà la forza di affrontare tutte le avversità che il Destino le presenterà, fino a quando non sarà il momento per lei di imboccare la sua strada.

Questo romanzo storico è molto diverso da quelli che ho letto finora. È molto profondo e piuttosto che focalizzarsi sul raccontare la Storia, vuole raccontare la storia di persone normali, non quella dei Grandi che hanno segnato gli eventi principali del nostro passato. 
I protagonisti di Centuries sono persone normalissime, quasi paragonabili ai nostri vicini di casa; sono straordinari nella loro ordinarietà ed è impossibile non affezionarcisi. Hanno tutti un cuore enorme e delle personalità davvero piperine. Ho adorato ognuno di loro, anche se il mio preferito rimarrà sempre e comunque Vincent (lui e il suo ma mie, io stesa a terra in una valle di lacrime). Trovo che singolarmente possano insegnare molte cose, a seconda di come vivono le loro esperienze e di come si approcciano alla realtà di cui sono prigionieri, ma anche come gruppo sono uniti e portano insegnamenti importanti che penso tocchino il lettore a livello molto personale. È straordinario come il giusto gruppo di amici possa aiutare una persona singola a diventare più forte. È ancor più straordinario il modo in cui Julie (e perdonatemi se la chiamo con il nomignolo, ma non posso fare diversamente) riesce a catturare quei piccoli momenti che aiutano a costruire le basi per le relazioni che andranno a instaurarsi pagina dopo pagina. È tutto estremamente dolce e realistico, delicato

Dello stile di Julie apprezzo proprio questo: la semplicità con cui è in grado di parlare di cose grandi, enormi, quali l'amore, l'amicizia, la famiglia (quella che scegliamo, non solo quella di cui facciamo parte dalla nascita). È davvero un'esperienza, leggere questo libro empatizzando con i personaggi e capendo le loro storie personali, i loro background e conoscendoli a uno a uno nell'intimo. A fine romanzo diventano quasi amici, persone che ti sembra di aver incontrato per strada giusto l'altro giorno. 
Nel romanzo di Julie però non tutto è rose e fiori. Sarebbe tutto troppo noioso e semplice, scontato, ecco perché a braccetto con i personaggi c'è l'elemento storico. Julie non ha scelto periodi troppo conosciuti né gettonati e questo le ha permesso di creare l'effetto sorpresa, stimolare la curiosità, tenere il lettore incollato alle pagine anche sotto questo aspetto, non solo per merito dei personaggi. Le quattro epoche che sceglie di rappresentare sono ben più che concrete; sembra quasi di essere lì, in quella realtà piuttosto che in quella presente, mentre si legge. Sono ambienti vividi e accurati nei minimi dettagli; hanno la capacità di trascinare il lettore tra le pagine perché possa seguire le vicende da vicino, esattamente al fianco di Rhiannon. Ogni epoca storica entra sotto pelle e la si riesce a percepire con vividezza, concretamente. 
Per gli eventi che racconta, l'atmosfera del romanzo dovrebbe essere sempre cupa e pesante, invece Julie è capace di dividere equamente i momenti seri e i momenti più allegri, quelli che servono a spezzare l'atmosfera tesa e di incertezza che ogni tanto viene a crearsi. È quasi una magia, la semplicità, la naturalezza con cui tutto questo avviene.

I tasselli di Centuries si incastrano alla perfezione sul finale, che ho trovato supertenero e che mi ha fatto scendere una lacrimuccia, perché Rhiannon non avrebbe meritato niente di meno. Trovo che sia stato il finale perfetto per la storia e sono felice che Julie non abbia optato per altro: ha mantenuto omogeneità tra le varie epoche, le dinamiche tra i personaggi, i loro caratteri e le vicende che hanno formato il loro carattere. Ho adorato vedere come fin dall'inizio l'insieme è dinamico, c'è un processo di crescita costante e molto valido, che finisce per concretizzarsi sul finale. 

L'aspetto che ho sicuramente apprezzato di più (a parte Vincent e il suo ma mie) è stata la singolarità di ognuno dei nostri protagonisti. È facile distinguerli, è facile vedere l'originalità in ognuno di loro e anche quei tratti che sono propri del loro carattere e delle loro idee. Non si possono confondere e nemmeno considerare una sfumatura sfocata di una storia. Hanno personalità forti, nonostante i momenti di debolezza, e questo aiuta, incoraggia il lettore paragrafo dopo paragrafo. È anche grazie al loro essere speciali che questo romanzo si fa strada nel cuore del lettore in silenzio, in punta di piedi.

Insomma, conoscevo già Julie come scrittrice e l'apprezzavo anche all'epoca in cui scriveva sotto pseudonimo, ma il suo romanzo è su tutt'altro livello se messo a confronto con le altre storie che ho avuto il piacere di leggere. C'è un divario enorme, inteso in senso molto positivo, una differenza sostanziale non solo in termini di maturità stilistica, ma proprio a livello concreto nei riguardi delle sue capacità di storytelling. Con Centuries è riuscita a entrare nel profondo del mio cuoricino di pietra, è riuscita a emozionarmi, a scaldare il mio animo e a distruggerlo. Non risparmia l'angst a nessuno, con questa storia, quindi preparatevi perché Julie sa come e dove colpirvi. 
Questo esordio è una piccola grande perla che secondo me tutti gli amanti del genere romance storico dovrebbero leggere. 
È anche un ottimo punto di partenza per coloro che hanno voglia di esplorare questa categoria ma non sanno da dove partire; Julie è capace di mischiare alla perfezione i due elementi senza far risultare la sua narrazione troppo sdolcinata né, al contrario, troppo stantia. L'elemento del romance è ben costruito attorno all'aspetto storico e non risulta affatto pesante o inadatto.

Questa ultima considerazione porta al punto conclusivo di questa recensione che riguarda l'accuratezza storica dei periodi che Julie ha scelto di analizzare. Come vi ho già detto, l'ambientazione è vivida e le descrizioni, il realismo, entrano sotto pelle. Trovo che tutto questo sia possibile anche grazie al lavoro di ricerca che c'è dietro, accurato e preciso. Julie ha saputo condensare nelle pagine del suo romanzo un baule immenso di conoscenze e di dettagli su cui solitamente non ci si ferma quando si studia la Storia a scuola e ha permesso di creare un panorama molto più dettagliato e intimo, quasi, un quadro più specifico rispetto a quello che solitamente portano i libri di Storia. Di conseguenza è molto facile e naturale immedesimarsi e vivere le avventure dei personaggi al loro fianco come se fossimo noi i veri protagonisti o i loro sidekicks

Quindi fossi in voi darei una chance a questo libro. Vi si apriranno le porte verso un'avventura nuova, diversa, originale. Saprete apprezzarlo e sono sicura che riuscirete a trarre qualcosa di buono dalle parole di Julie e dei suoi personaggi. Sono sicura che vi innamorerete di ognuno di loro e che non sarete capaci di resistere alla bellezza di questo romanzo, alla sua profondità e alla sua dimensione intima. Vi entrerà nel cuore e diverrà uno dei preferiti della vita, un libro da cui ritornare. Il vostro rifugio - o quello dei vostri animi, se preferite.




Se vi va di chiacchierare un po' a riguardo perché l'avete già letto, vi aspetto nei commenti come al solito, altrimenti su Instagram, dove troverete un post dedicato. 
Detto questo, grazie per aver letto questa recensione. Spero che vi sia piaciuta. Nel mentre vi do appuntamento alla prossima e vi mando un bacione. 

Sam.

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