02 aprile 2017

Anna Dressed in Blood - Book Review #3

Sapete, a volte si ha bisogno di rilassarsi e leggere qualcosa di leggero e di non troppo intelletuale per tornare in carreggiata, ritrovare il proprio ritmo di lettura in quei momenti in cui si sente di averlo perso. E questa è la ragione principale per cui ho deciso di prendere in mano questo libro.
Eppure, non avevo idea di cosa sarei andata a leggere e di come mi sarei sentita alla fine.

Cattura



L'ho comprato da Waterstones, dove sono andata con un'amica ed ex collega di lavoro che mi ha praticamente messo in mano il libro dicendomi essere fantastico, che l'avrei amato. E mi sono fidata, nonostante fosse il genere di romanzo che non mi ha dato le vibes. Uno di quei libri che sono un forse enorme: magari vorresti leggerlo, magari no. La trama è interessante, ma magari il libro è noioso. Magari quello che succede è epico, ma il libro intero potrebbe rivelarsi un enorme wtf.
Però ho scelto di fidarmi e l'ho comprato, come ho già detto, e grazie al cielo l'ho fatto!

Ero in quel genere di mood che ogni lettore odia, ossia quello in cui ci sono troppi libri da leggere, non c'è tempo per leggerli e non si ha una benché minima idea di che cosa si voglia leggere al momento. Ho comprato effettivamente molte, troppe cose che avrei voluto leggere subito, tutti nello stesso momento, e non avevo idea di che cosa prendere come lettura successiva. Quindi ho iniziato dal primo e ho proseguito lungo quella strada, uno dopo l'altro, divorando libri e storie velocemente perché volevo finirli il più in fretta possibile così da immergermi nel successivo, ma anche perché le storyline erano maledettamente coinvolgenti e accattivanti.

Poi è successo.

È arrivato il momento di Anna, di Kendare Blake. Di questo romanzo.

È praticamente uno young adult che tratta di fantasmi, stregoneria e Anna Vestita di Sangue ed è talmente fantastico che l'ho amato alla follia. Non vedo l'ora di mettere mano al sequel e scoprire che diamine succederà!

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Thevo ammettere però che ho sentito diverse opinioni e molto contrastanti tra loro riguardo a questo romanzo e ho realizzato ora che l'ho finito essere quel genere di libro che o piace o non piace, non c'è una via di mezzo o spazio per opinioni non ancora formate e chiare.

Normalmente non mi sarebbe piaciuto questo genere di romanzo, principalmente perché sto crescendo e i miei gusti e interessi riguardo la letteratura sono cambiati e stanno ancora cambiando troppo e troppo velocemente. Trovare uno young adult che mi catturi e mi tenga incollata alle pagine è difficile, ma probabilmente ero nel mood adatto per "Anna Vestita di Sangue" e questo ha reso il tutto molto più semplice. E questo libro mi è piaciuto decisamente troppo. In un "la mia vita non ha più senso" kind of troppo.

La storia si sviluppa attorno a Cas Lowood, che è un cacciatore di fantasmi che si trasferisce in Canada, a Thunder Bay, che è una piccola cittadina in cui si crede che questa Anna Vestita di Sangue infesti la propria casa e uccida ogni singola persona che tenti di entrarci. Il suo compito principale è ucciderla, salvare vite e andare avanti, alla ricerca di quella creatura che, anni addietro, ha ucciso suo padre in modo da poterlo vendicare. Così facendo, cacciando i fantasmi più "deboli," Cas si sta allenando per il d-day.
In questa cittadina, incontra due altri personaggi con cui stringe amicizia e che sono disposti ad aiutarlo con la questione Anna, nonostante siano il tipo di persone che non credono finché non vedono. E tutto dovrebbe filare liscio, tra battaglie con esseri dell'altro mondo e tipica vita scolastica, se non fosse che Cas potrebbe o non potrebbe finire emotivamente coinvolto con uno dei suoi obiettivi principale, mettendo quindi in discussione tutte le decisioni e il suo sapere riguardo la caccia e i fantasmi.

Appealing, no? Sì, abbastanza e credetemi: se non siete troppo pretenziosi quando si tratta di letture, amerete questo libro.

 

 

Ho letto le prime trecento pagine in un giorno e fidatevi quando dico che qualcosa del genere non accadeva da anni. Lo stile di Kendare era così accattivante e ammaliante che non riuscivo a staccarmi. La catena di eventi così intensa e fitta, continua, che non mi ha praticamente lasciata respirare; dovevo sapere cosa sarebbe accaduto dopo, a ogni costo. Ho amato il protagonista e il modo in cui è stato presentato, il modo in cui la sua mente ha lavorato e il modo in cui ha agito e si è comportato. Anche quando l'elemento romance salta fuori nel corso del romanzo, Cas non perde i suoi tratti maschili per scivolare in quelli più femminili; non si vede che dietro c'è la penna di una donna, cosa che invece a volte accade e io lo trovo abbastanza disturbante, nonché inadatto e inappropriato. Qui, Cas rimane un ragazzo della sua età dall'inizio alla fine; un giovane adulto che ogni tanto dà fuori di testa, ma che quella testa ce l'ha spesso sulle spalle. Quando l'amore bussa alla sua porta, non perde nessuna delle sue caratteristiche principali, ma si mette in discussione, cosa che ho decisamente apprezzato.

Soprattutto, però, ho amato Anna. Penso che sia uno dei personaggi migliori di cui abbia mai letto e il punto di forza dell'intero romanzo. L'unica cosa che mi ha impedito di dare un 5/5 a questo romanzo è stata la velocità con cui la caccia si verifica e si conclude. imagesTroppo veloce, affrettata; avrei preferito una successione di eventi più lenta e intensa, ma nel complesso non è stata un completo disastro. È stato strano il modo in cui le cose si sono evolute tra i due protagonisti, forse anche un modo un po' disturbante, se ci si pensa a mente fredda quando si mette già il libro, ma comunque interessante perché è qualcosa che io non ho mai trovato in nessun romanzo. Non fino a ora, almeno. Poi magari di romanzi come questo ne esistono a milioni, eh!

Ho amato la rappresentazione di Anna e la prospettiva dell'autrice riguardo i fantasmi e il paranormale. Ho amato il modo in cui ha parlato di questi argomenti e anche come li ha sviluppati; l'elemento grottesco e splatter che ha inserito, poi, hanno fatto da cornice a tutto quanto. Mi sono venduta e lo ammetto senza vergogna.

Decisamente, avevo bisogno di una storia così!

L'unico aspetto che mi ha fatto storcere il naso e che sento sia corretto dire non essermi piaciuto è il finale. Il modo in cui la battaglia principale viene combattuta e il modo in cui Cas ha a che fare con il nemico. L'ho trovata anche più veloce della storia di Anna e non l'ho capita fino in fondo (la battaglia principale, dico). Avrei preferito, ancora una volta, un po' più di profondità e una catena di eventi a svilupparsi più lentamente in modo da capire meglio chi stesse affrontando Cas, quali fossero i poteri e come i due fossero uniti. Non posso dire di più, altrimenti si scivola negli spoiler e nessuno vuole che accada, dico bene?

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Quindi, per tirare le somme: è stata una lettura davvero bellina e mi è piaciuta molto, perciò consiglio questo libro a tutti voi, a meno che siate sensibili perché potreste trovare alcuni elementi un po' forti sia all'interno del romanzo inteso come scene descritte (molto splatter, ben raccontato anche, o comunque tutto quello che ruota attorno alla sfera sovrannaturale di questo romanzo) e anche per la portata di determinati argomenti trattati, nonché il modo in cui vengono trattati. Vogliamo poi che dormiate, alla notte, e non vi sentitate male all'immaginare determinate scene, perché le descrizioni sono abbastanza vivide.

Fatemi quindi sapere se l'avete letto e se vi è piaciuto!

Nel frattempo, vi do appuntamento al prossimo post.

 

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