Bentornati sul blog, piccoli bookworm. Oggi sono qui per portarvi una classifica che potrebbe sorprendervi.
Come ben sapete, ogni nuovo anno stilo la classifica delle letture migliori e di quelle peggiori dell'anno appena conclusosi. L'anno scorso è stato un po' difficile stilare la classifica perché ho letto tanti romanzi validi che in un modo nell'altro hanno lasciato un segno profondo. Nel 2020, invece, sono stata molto più selettiva (e impegnata) quindi oggettivamente parlando sono stati pochi i romanzi che mi sono entrati nel cuore e a cui ancora oggi continuo a pensare. Perciò, parliamone.
Al quinto posto della classifica troviamo Harley in the Sky, di Akemi Dawn Bowman.
È un libro che a modo suo ha toccato temi a me molto vicini, come la bipolarità e la depressione; ha visto il circo e gli artisti circensi protagonisti delle vicende narrate e ha discusso profondamente il tema dell'indipendenza e della famiglia, dell'essere genitori e figli. Io non finirò mai di sorprendermi nel leggere i romanzi di quest'autrice, che in un modo o nell'altro sembra essere in grado di leggere nel mio intimo più profondo, là dove nemmeno io oso curiosare.
Il quarto posto è occupato da Come una Piuma sull'Acqua, di Marianne Moresco (che potete stalkerare qui su Instagram).
È il suo primo romanzo autopubblicato, una novella più che altro, e pur avendolo letto a inizio Giugno, ancora oggi mi ritrovo con gli occhioni lucidi per la dolcezza di Tebe, la semplicità della vita e delle relazioni viste attraverso il suo sguardo curioso e pieno d'amore. È una storia molto delicata nonostante si rifaccia alla mitologia greca, di cui Marianne stessa è una grandissima fan, e racconti della Guerra di Troia. È un libriccino piccolo, molto sottile, che saprà scaldarvi il cuore e donarvi quella meraviglia di cui parlava Antoine De Saint-Exupéry nel suo "Il Piccolo Principe" e che ogni tanto ci capita di perdere di vista durante il percorso di crescita.
Al terzo posto c'è Il Mare Senza Stelle, di Erin Morgenstern.
Questa scelta è un po' biased e molto soggettiva, a differenza delle altre, perché io sono una grandissima ammiratrice della Morgenstern e dei suoi libri. Sono innamoratissima del suo stile di scrittura e tutto quello che rientra nel concetto di Realismo Magico e ha un'impronta filosofica, molto più spirituale e astratta che concreta, ha un posto fisso, assicurato, nel mio cuore di pietra. E poi, oggettivamente, siamo tutti un po' Zachary Ezra Rawlins, nella vita. Con questo libro, la Morgenstern ha fatto jackpot.
Il secondo posto lo guadagna Via Katalin, di Szabó Magda.
Il primo posto invece non poteva che andare a Una Vita Come Tante, di Hania Yanagihara.
E questi sono i cinque libri top del mio 2020. Non c'è alcuna menzione speciale, purtroppo, perché non ci sono state così tante cinque stelle da avere più libri a parimerito in una posizione particolare. È stato un anno di ottime letture, salvo qualche scivolone di cui parleremo nel prossimo articolo, quindi se volete saperne di più potete sbirciare il mio profilo di Goodreads, oppure scorrere tra gli articoli alla ricerca dei post delle letture del mese o dei miei sproloqui su alcuni libri in particolare.
Nel mentre vi saluto e vi ringrazio per aver letto fino a qui. Niente più baci perché c'è il Coronavirus e io ne ho avuto abbastanza; non vogliatemene, lol.
Sam.
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