23 settembre 2020

Scrividì 2 | I Bottoni di Sam #4


Oggi parliamo della prima settimana di Settembre, trascorsa a scribacchiare un po'.



Tre persone deliziose, di cui vi lascio i link alla fine dell'articolo, hanno pensato di riportare un'iniziativa scribacchina su Instagram e questa volta, quando ho letto i prompt, non me la sono sentita di tirarmi indietro nonostante tutti gli impegni. Per quanto non fossero chissà che consegne straordinarie, che richiedevano chissà che sforzo mentale per costruire una breve storia o didascalia o pensiero, ho subito sentito la voce dei miei personaggi gridare forte e chiara nella mia mente. Ho sentito il loro bisogno di concretizzarsi ancora una volta e ho pensato che sarebbe stato un peccato non ascoltarli e soffocare le loro parole, quindi mi sono rimboccata le maniche e mi sono data da fare.

Si è trattato di sette prompt per sette giorni, relativamente ai quali si sarebbe potuto scrivere qualsiasi cosa: un pensiero, una riflessione, un'esperienza, una storia, una poesia... A nostra discrezione, insomma, a patto che fosse in qualche modo correlato alla richiesta del giorno. Io ho deciso di complicarmi la vita partecipando su Instagram e imponendomi indirettamente il limite di caratteri delle didascalie dei post come limite personale. 

Ho dunque creato sette post, uno per ogni consegna e per ogni giorno, riuscendo nell'intento, e ho finito per portare alle tre anime che mi seguono quelli che si sono rivelati essere dei missing moments nel mio romanzo principale, il quale è ora nell'ultima fase dell'editing definitivo. Non ho deciso in anticipo di chi avrei parlato, non ho determinato un tipo di narrazione o un contesto; ho semplicemente seguito il flusso, l'istinto e il bisogno dei personaggi di raccontarsi. 
Ho aperto una finestra abbastanza grande, alla fine della settimana. Quando ho riguardato i miei prompt e le mie risposte, ho capito che forse non avevo davvero finito di raccontare la mia storia. O meglio: forse i miei personaggi non hanno finito di raccontarsi e scoprirsi.

Non ho ancora ben chiaro che cosa farò con questa informazione, però devo riconoscere che c'è qualcosa che sta pian piano prendendo forma nella mia mente. Per merito di ScriviDì2 mi sono sbloccata. Pensavo di aver detto tutto, di aver messo un punto alla mia storia e a quella che i miei protagonisti volevano raccontare, ma ho realizzato non essere così. Grazie a questa iniziativa ho ritrovato il piacere di esplorare l'intimità (spirituale e mentale) di Evan, Eean soprattutto e di conoscere un po' meglio Alexander, che fino a ora non è stato altro se non fumo nero con un po' di attitude. È un mondo, quello de I Bottoni, che non posso ancora abbandonare. Forse non lo lascerò mai veramente, nemmeno quando avrò esaurito le cose da dire, nemmeno quando i miei ragazzi decideranno di aver detto e fatto abbastanza, perché in fin dei conti è parte di me e fino a poco prima di partecipare a questa iniziativa, non avevo nemmeno realizzato quanto in profondità questa storia avesse messo radici nel mio cuore.

ScriviDì2 mi ha inoltre dato anche un calcio là dietro per portare sulle mie piattaforme qualcosa di concreto, dove ho finalmente mostrato al mondo le mie umili abilità di scrittrice in erba. Prima d'ora avevo sempre condiviso piccole citazioni tra una fase di editing e l'altra, premurandomi di vederle sparire dopo ventiquattro ore nonostante si trattasse di storie che non hanno mai avuto niente a che fare con I Bottoni e il suo mondo. Con ScriviDì2 invece ho messo a nudo parte di me e parte di Evan, che più o meno direttamente il protagonista di tutti e sette i post e che per un po' mi ha tolto il saluto (come biasimarlo!). 

È stato spaventoso, lo riconosco, dover mostrare e mettere a disposizione una parte così consistente del mio lavoro, una parte che nemmeno io sapevo avesse bisogno di venire alla luce, ma nel momento in cui mi sono messa al computer e ho aperto la pagina bianca, ho capito subito che non avrei inventato nulla di sana pianta, che non avrei seguito l'istinto  né tanto meno parlato di me. Non avevo niente da dire, niente di entusiasmante o nuovo o diverso, originale. Evan, Eean, Alexander e Finbar, al contrario, stavano fremendo. 

La cosa che più di tutte mi ha stupita, però, è stata la gentilezza e l'entusiasmo con cui avete accolto i miei scritti. Non mi aspettavo nemmeno la metà delle interazioni che ho avuto, non mi aspettavo che avrei finito per torturare (in senso buono) chi ha già letto la storia originale e nemmeno che si sarebbero affacciati nuovi, potenziali lettori. Questa è stata la cosa più sorprendente e commovente di tutte. Certo, è stata un'iniziativa interessante, che ha permesso a me e a molti altri di fare esercizio e di esprimersi, mettersi a nudo, ma anche una che mi ha regalato mille e una emozioni. Ho sentito il cuore scoppiare di orgoglio non tanto per me, quanto per i miei bambini, che nella loro piccola bolla malinconica e nel loro momento di crisi esistenziale sono comunque riusciti a stregare molte persone. Chissà che questo non sia l'inizio di una nuova direzione che finirà per prendere la mia piattaforma principale ahah!

In ogni caso, se siete curiosi di andare a leggiucchiare qualcosa che riguarda I Bottoni, per farvi un'idea di ciò a cui andrete incontro (anche se, devo dirvelo con il cuore in mano, nemmeno questi piccoli sneak peak saranno sufficienti perché voi abbiate un'idea di che cosa accade in quel romanzo, ma potete provare), potete trovare tutto su @sammiereadsbooks, il mio profilo Instagram. Tenete conto che sono frammenti completamente slegati dalla narrazione principale, quindi non ci sono spoiler riguardo la trama o la storia in sé, ma il contenuto in sé dei post è relazionato a quello che succede nella storia principale, quindi forse presi così, senza un contesto, potrebbero o incuriosire o allontanare e confondere. Me ne rendo conto e me ne dispiaccio, se quest'ultimo dovesse essere il vostro caso, ma per leggere I Bottoni c'è ancora tanta strada da percorrere. Spero che sarete pazienti e che, quando il momento giusto arriverà, saprete accogliere la storia madre con lo stesso entusiasmo con cui avete accolto questi piccoli frammenti. 

Detto questo, l'articolo si conclude qui. Io ringrazio infinitamente @caoticaneutrale, @improntadeimieipassi e @niiscrive, che sono le creatrici dell'iniziativa e che potete trovare ai link che vi ho messo, sempre su Instagram, per aver dato una seconda possibilità alla loro idea. Spero vivamente che capiterà ancora e di essere in grado di partecipare di nuovo. 

Voi invece, avete partecipato? Vi è piaciuta? Vi siete divertiti? Avete scritto qualcosa che vi ha reso fieri o che vi ha emozionati? Se vi va di fare quattro chiacchiere, sapete dove trovarmi. ♥

Un bacione, 

Sam.

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